domenica 11 settembre 2016

ROBY FACCHINETTI TOUR 2014 "MA CHE VITA LA MIA" 1


PART.1


...Storie di un Tour


Dopo diversi mesi passati in studio di registrazione con Roby e Danilo Ballo per produrre, registrare e mixare il nuovo capolavoro di Roby Facchinetti e Valerio Negrini, era arrivato finalmente il momento di preparasi per il Tour, non aspettavo altro, sapevo che fare il FOH (front of house) Engineer per un artista così importante e musicalmente molto vicino ai miei gusti sarebbe stata un'esperienza estremamente eccitante e stimolante.
Fino ad allora, avevo lavorato con artisti che anche se molto validi erano in tour senza portasi dietro tutto il necessario per la diffusione del suono, quindi a volte, viaggiavo con un mixer dedicato e alcuni affetti (mezza produzione), ma altre volte, semplicemente usavo quello che trovavo sul posto del concerto e fornito dall'organizzazione sperando che ci fosse tutto e funzionante.
Questa volta no!
Ero certo di essere stato scelto per far parte di un tour di altissimo livello con uno standard di qualità tipico della famiglia Pooh.
Mi ricordo di aver detto a Roby durante un soundchek che mi sembrava di viaggiare in Ferrari, infatti la qualità della strumentazione a disposizione era ai massimi livelli e tutti i collaboratori tecnici erano capaci e molto ben preparati grazie al service DG Systems (http://www.dgsystems.it/)

La Regia in Sala Prove

Questa era la mia postazione montata per l'occasione nella regia del "Q Recording Studio" di Milano, dove Roby e la sua band stavano facendo le prove Tour.
Già si vede un bellissimo mixer Soundcraft Vi6 che usava una stage box con fantastici preamplificatori Studer, più avanti si intravede la sala prove dove oltre a tutti gli strumenti musicali era stato installato anche il mixer di palco Soundcraft Vi1 al quale lavorava Stefano Malacarne.


Stefano Malacarne

Insieme a me invece, ad assistermi con grande serietà e disponibilità c'era Simone Zeta Saccomandi, compagno indispensabile in tutto il tour, lui era il System Engineer, cioè il responsabile del P.A (l'impianto audio) ed è sempre riuscito ad interpretare il mio suono alla perfezione.


Simone intento a tarare il P.A. a Roma


Il suo compito era quello di adeguare l'impianto audio alla location in cui veniva messo in scena lo spettacolo, agendo prima sul posizionamento, poi sul puntamento dello stesso ed in fine sull'equalizzazione.
Il suo grande talento mi ha sempre permesso di lavorare al meglio, infatti con Simone c'è stato subito un rapporto di grande stima reciproca e questo ci ha consentito di lavorare come in simbiosi garantendo al pubblico un ascolto sempre molto bello ed equilibrato.


Eccoci qua...


Continua.............


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