lunedì 30 maggio 2016

Syndone BackStage part.3


Syndone BackStage part.3


Registrazione dell'organo a canne del Santuario della Consolata



Nik Comoglio

Lui è il favoloso organo a canne del Santuario della Consolata a Torino, invece il personaggio in adorazione musicale è il grande Nik Comoglio

Un giorno, Nik mi chiama e mi dice che vuole registrare un organo a canne vero e se posso dargli una mano, ovviamente non mi sono fatto sfuggire l'opportunità e ci siamo trovati qualche giorno dopo al Santuario della Consolata, chiuso al pubblico e con davanti un bellissimo organo a canne perfettamente funzionante.

L'organo

Unico rumore, la ventilazione che poi abbiamo fatto spegnere prima delle registrazioni definitive, l'ambiente offre un'acustica perfetta per dare al suono di questo grandissimo organo il giusto carattere e se avete sentito il CD sicuramente questa caratteristica non vi sarà sfuggita.
Dopo lo stupore iniziale però il mio compito era quello di portare a casa (in studio...) quel suono e con tutte le sue incredibili caratteristiche.
Ho chiesto a Nik di suonare e mi sono messo ad ascoltare girando la grande chiesa in lungo ed in largo per capire che giro facesse il suono e in quali punti avrei potuto catturarlo senza perdermi nulla.

Fabrizio Argiolas


Dopo aver ascoltato bene ed aver capito la dinamica del suono ho deciso di riprenderlo usando 4 microfoni, 2 Neumann KM184 con capsula cardioide e 2 Crown PZM (cioè a zona di pressione)


http://www.exhibo.it/Portals/0/Products/Attachment/81/KM184_04.pdf


La coppia di Neumann in configurazione stereo XY al centro del fuoco stereofonico dell'organo mentre i 2 Crown li ho usati per catturare fedelmente l'ambiente della chiesa sistemandoli uno a destra ed uno a sinistra in corrispondenza di due cupole più piccole di quella principale. Ho notato che in corrispondenza di queste due cupole il suono aveva una forza ed una definizione migliore oltre a sfogare il massimo del riverbero.




Ho scelto il PZM perché è un microfono che riprende il suono riflesso sulla sua piastra e quindi non diretto, grazie a questo, il suo suono risulta molto reale in quanto non risente di eventuali altre riflessioni date dall'ambiente circostante.




Questi 4 microfoni mi hanno permesso di registrare molto fedelmente il suono che poi ho semplicemente aperto nel mix senza aggiungere altri riverberi o processori di segnale di qualunque genere, ho solo tagliato di pochi db un paio di frequenze sulle medie perché non utili al mix finale.

Ancora oggi quando ascolto quest'organo registrato mi viene un brivido e mi sembra di averlo d'avanti come quel giorno che l'ho registrato.

Continua....